
Sonno e Riposo: Perché Sono Cruciali per i Pazienti con Linfoma
Scopri come sonno e riposo influenzano la risposta immunitaria, la fatica e la qualità della vita dei pazienti con linfoma, con consigli pratici per dormire meglio.
Letizia FioriniLa fatica è uno dei sintomi più fastidiosi quando si è in cura per un linfoma. Non è solo stanchezza, è un vero e proprio peso che rende difficile svolgere anche le attività più semplici. Fortunatamente ci sono passi concreti che puoi fare ogni giorno per ridurre questo affaticamento e vivere con più energia.
Quello che mangi influenza direttamente il tuo livello di energia. Preferisci piccoli pasti frequenti invece di grandi porzioni: così il corpo assorbe i nutrienti in modo più stabile e non ti trovi a crollare a metà pomeriggio. Includi proteine magre (pollo, pesce, legumi), carboidrati complessi (cereali integrali, patate dolci) e grassi sani (olio d’oliva, avocado, noci). Non dimenticare le verdure a foglia verde che forniscono ferro e vitamine del gruppo B, utili per combattere la stanchezza.
Se il tuo medico lo consente, puoi valutare integratori di vitamina D, ferro o magnesio, soprattutto se gli esami mostrano carenze. L’idratazione è altrettanto importante: tieni sempre una bottiglia d’acqua a portata di mano e bevi un bicchiere ogni ora.
Può sembrare controintuitivo, ma muoversi un po’ aiuta a combattere la fatica. Camminate leggere, stretching o yoga dolce sono ideali per chi ha poco energie. Inizia con 10‑15 minuti al giorno, magari al mattino, e aumenta gradualmente la durata. L’attività fisica stimola la circolazione, migliora il sonno e rilascia endorfine che ti faranno sentire più sveglio.
Il sonno è la base del recupero. Stabilisci una routine: spegni gli schermi almeno un’ora prima di andare a letto, mantieni la camera buia e fresca, e cerca di andare a letto alla stessa ora ogni notte. Se ti svegli frequentemente, prova a fare una breve passeggiata o a fare esercizi di respirazione prima di tornare a letto.
Un altro trucco è fare un “sonnellino power” di 20‑30 minuti nel pomeriggio, ma evita di dormire più a lungo, altrimenti rischi di scombussolare il sonno notturno.
Oltre a dieta e movimento, è fondamentale ascoltare il tuo corpo. Se sei troppo stanco per una sessione di esercizio, opta per una pausa attiva: alleggerisci le attività domestiche, delega compiti o chiedi aiuto a familiari e amici.
Il supporto psicologico non va trascurato. Parla con un terapeuta o partecipa a gruppi di sostegno per pazienti oncologici. Condividere le proprie esperienze riduce lo stress, che è un fattore che peggiora la fatica.
Infine, tieni traccia dei tuoi sintomi con un diario: registra quando ti senti più stanco, cosa hai mangiato, quanta attività hai fatto e come hai dormito. Questo ti permetterà di individuare pattern e di regolare le abitudini in modo più mirato.
Ricorda che ogni persona reagisce in modo diverso. Non esiste una ricetta unica, ma con questi piccoli aggiustamenti potrai ritrovare più energia e affrontare il percorso di cura con maggiore serenità.
Scopri come sonno e riposo influenzano la risposta immunitaria, la fatica e la qualità della vita dei pazienti con linfoma, con consigli pratici per dormire meglio.
Letizia Fiorini