
Sonno e Riposo: Perché Sono Cruciali per i Pazienti con Linfoma
Scopri come sonno e riposo influenzano la risposta immunitaria, la fatica e la qualità della vita dei pazienti con linfoma, con consigli pratici per dormire meglio.
Letizia FioriniSe convivete con il linfoma, è normale che il sonno ne risenta. La terapia, lo stress e i cambiamenti ormonali possono rendere difficile addormentarsi o rimanere addormentati. In questa pagina vi diamo consigli pratici e spiegazioni semplici per capire perché succede e come migliorare il riposo.
Il linfoma colpisce il sistema immunitario e può causare febbre notturna, dolore e affaticamento. Questi sintomi fanno alzare la temperatura corporea o aumentare il livello di cortisolo, due fattori che rendono difficile addormentarsi. Inoltre, molti farmaci usati nella chemioterapia (come i corticosteroidi) hanno effetti stimolanti. Non è raro anche sentirsi più ansiosi o depressi: l’ansia, a sua volta, peggiora la qualità del sonno.
Un altro aspetto è la perdita di appetito. Se mangiate poco o a orari irregolari, il metabolismo può sbilanciarsi e influenzare il ritmo circadiano. Il risultato è un ciclo di sonno‑veglia confuso, con notti agitate e giornate di sonnolenza.
1. Crea una routine serale. Vai a letto e alzati alla stessa ora ogni giorno, anche nei weekend. Il corpo si abitua e il sonno diventa più profondo.
2. Limita la luce blu. Spegni smartphone e tablet almeno un’ora prima di dormire. Se devi usarli, attiva la modalità notte.
3. Controlla la temperatura della camera. Una stanza fresca (18‑20°C) aiuta a scendere la temperatura corporea, favorendo l’addormentamento.
4. Scegli cibi leggeri la sera. Evita pasti pesanti, caffeina e alcol. Un piccolo spuntino con proteine e fibre (ad esempio una manciata di noci) può ridurre i risvegli notturni.
5. Prova la melatonina. Se il ritmo sonno‑veglia è sfasato, una dose di melatonina 1‑3 mg 30 minuti prima di dormire può aiutare. Consultate il medico prima di iniziare.
6. Gestisci lo stress. Tecniche di respirazione, meditazione o yoga leggero prima di dormire riducono l’ansia. Anche una breve passeggiata pomeridiana può fare la differenza.
7. Parla con il tuo oncologo. Se gli effetti collaterali dei farmaci disturbano il sonno, il dottore può modificare il dosaggio o proporre un trattamento alternativo.
Ricordate che il sonno è parte della guarigione. Un riposo adeguato aiuta il corpo a combattere le cellule tumorali, a recuperare dopo la terapia e a migliorare l’umore.
Se i problemi persistono per più di una settimana, è il caso di parlarne con il team medico. Potrebbero consigliarvi una valutazione più approfondita o un supporto specialistico, come la terapia cognitivo‑comportamentale per l’insonnia.
In sintesi, il linfoma può rendere il sonno difficile, ma con piccole abitudini quotidiane e il giusto supporto medico è possibile migliorare la qualità del riposo. Provate uno o più dei consigli sopra e osservate se vi sentite più riposati al risveglio. Un sonno migliore significa più energia per affrontare le sfide quotidiane e per sostenere il percorso di cura.
Scopri come sonno e riposo influenzano la risposta immunitaria, la fatica e la qualità della vita dei pazienti con linfoma, con consigli pratici per dormire meglio.
Letizia Fiorini