Alternative ai farmaci: cosa fare in caso di carenza

Alternative ai farmaci: cosa fare in caso di carenza

Se hai mai passato giorni a chiamare farmacie diverse perché il tuo farmaco non c’è, sai bene che la carenza di medicinali non è un problema lontano. È qualcosa che tocca la tua vita ogni giorno. Dal 2018 al 2023, oltre 1.900 farmaci prescritti sono entrati in shortage negli Stati Uniti, e il 75% di questi non sono ancora tornati disponibili. Anche in Europa, le interruzioni nella catena di approvvigionamento stanno diventando più frequenti. Non è una questione di fortuna: è una realtà che richiede una risposta pratica, veloce e sicura.

Cosa significa davvero una carenza di farmaci?

Una carenza non è semplicemente “non lo trovi in negozio”. È quando la domanda supera la disponibilità per periodi prolungati, e il farmaco è essenziale per la salute. Alcuni esempi recenti: l’insulina Semglee, l’antibiotico amoxicillina, o il farmaco per le emergenze cardiache alteplase. Quando questi scompaiono, non si tratta di un inconveniente: si tratta di un rischio per la vita. Le cause? Spesso sono semplici ma devastanti: un solo produttore per un farmaco generico, problemi di qualità in un impianto, o la decisione di smettere di produrlo perché non è abbastanza redditizio.

Il 85% dei farmaci generici è prodotto da soli cinque produttori. Se uno di questi ha un guasto, centinaia di migliaia di pazienti restano senza. E non è solo un problema americano. Anche in Italia, negli ultimi due anni, si sono registrate carenze di farmaci per l’ipertensione, l’epilessia e persino il cortisone. La cosa più preoccupante? Il 58% di queste carenze durano più di due anni.

Non fermare il farmaco: cosa fare subito

La prima cosa che molti fanno? Smettono di prenderlo. È umano. Ma pericoloso. Sospendere un farmaco per l’ipertensione, il diabete o un trattamento oncologico può portare a ricoveri, complicazioni, o addirittura morte. Non farlo. Invece, segui questi passi:

  1. Controlla il database FDA (o l’equivalente europeo, come l’EMA). Trovi elenchi aggiornati di farmaci in shortage e possibili alternative. Non è perfetto, ma è il punto di partenza.
  2. Chiedi al tuo farmacista. Non è solo chi ti dà il farmaco. È un professionista formato per gestire le sostituzioni. Ora, l’89% delle grandi catene ha un servizio dedicato alle carenze. Chiedi: “C’è un’alternativa terapeuticamente equivalente?”
  3. Parla con il tuo medico. Non aspettare che sia lui a proporlo. Chiedi: “Se questo farmaco non c’è, cosa possiamo usare al suo posto? È sicuro? Ha lo stesso effetto?”

Non tutti i farmaci possono essere sostituiti. Ma molti sì. Per esempio, Semglee (un’insulina) è un biosimilare di Lantus. Significa che, per legge, può essere sostituito senza nuova prescrizione. In molti casi, il farmacista può farlo direttamente. Ma solo se sa che cosa sta facendo. Per questo, la comunicazione è fondamentale.

Alternative terapeutiche: quando e come funzionano

Non tutti i farmaci hanno un sostituto diretto. Ma spesso ce ne sono altri che agiscono nello stesso modo. Il problema è che non sono uguali. Ecco alcuni esempi reali:

  • Amoxicillina in shortage? Puoi usare azitromicina, ma è un antibiotico diverso. Funziona contro alcuni batteri, ma non tutti. E aumenta il rischio di resistenze. Non è una scelta leggera.
  • Alteplase per infarto? In alcuni ospedali tedeschi e finlandesi, hanno iniziato a usarlo anche per embolie polmonari, perché non c’era altra opzione. Non è la prima scelta, ma ha salvato vite.
  • GLP-1 per il diabete e il sovrappeso? Tra il 2022 e il 2025, molti pazienti hanno dovuto passare a farmaci più vecchi come la metformina o la liraglutide. Non sono uguali, ma funzionano. Il 68% dei pazienti che hanno discusso l’alternativa con il medico ha avuto successo.

La chiave è: non sostituire a caso. Sostituire con informazione. Un farmaco equivalente non significa “lo stesso”. Significa “fa lo stesso lavoro, con effetti simili, ma con possibili differenze”. Il tuo medico e il tuo farmacista devono valutare insieme: la tua età, le altre malattie, i farmaci che prendi già, i tuoi costi.

Medico e farmacista discutono alternative terapeutiche con diagrammi geometrici.

Le regole cambiano da paese a paese

In Italia, la sostituzione di farmaci è regolata da norme rigide. Ma altrove, le cose sono più flessibili. In Hawaii, dal 2025, il programma Medicaid permette l’uso di farmaci approvati all’estero, se quelli locali mancano. In New Jersey, i farmacisti possono dare insulina d’emergenza senza prescrizione. In California, stanno accumulando scorte di farmaci per l’aborto medicamentoso, per prepararsi a possibili blocchi federali.

In Europa, l’EMA sta lavorando a un sistema di allerta condiviso tra Stati membri. Ma non è ancora operativo. Quindi, cosa puoi fare? Controlla se il tuo farmaco è disponibile in altri paesi. Alcuni pazienti, per esempio, hanno trovato l’insulina Lantus in Slovenia o in Polonia, e l’hanno fatta spedire legalmente. Non è semplice, ma è possibile. Parlane con il tuo medico: potrebbe aiutarti a richiedere un’eccezione.

La tecnologia può aiutare - ma non è perfetta

Alcuni sistemi sanitari stanno testando piattaforme in tempo reale che mostrano quali farmaci sono disponibili in quali farmacie. New York sta lanciando un database online dove puoi cercare un farmaco e vedere subito quali farmacie lo hanno in magazzino. In Italia, non c’è ancora nulla del genere. Ma puoi usare strumenti esistenti:

  • Il sito dell’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) ha un elenco delle carenze.
  • Alcune catene di farmacie italiane (come Farmacia Sarda o Farmacia Sanità) hanno un servizio online dove puoi cercare la disponibilità di un farmaco.
  • Chiedi al tuo medico se il tuo farmaco è incluso in un protocollo di sostituzione regionale. Alcune regioni italiane hanno linee guida interne per gestire le carenze.

Non fidarti solo delle app o dei siti web. Le informazioni possono essere vecchie. Controlla sempre con una chiamata o una visita in farmacia.

Le trappole da evitare

Quando un farmaco manca, la disperazione porta a scelte sbagliate. Ecco cosa NON fare:

  • Non comprare farmaci da siti web non autorizzati. Molti siti vendono versioni contraffatte o scadute. Nel 2024, l’EMA ha sequestrato oltre 12 milioni di confezioni di farmaci falsi in Europa.
  • Non chiedere al tuo medico di prescrivere un farmaco più costoso solo perché “sembra migliore”. Spesso, il generico è esattamente lo stesso. E se è in shortage, probabilmente anche il brand lo è.
  • Non ignorare i cambiamenti nella copertura assicurativa. Durante la carenza di Semglee, molte assicurazioni hanno cambiato le regole. Lantus è diventato coperto senza autorizzazione. Ma se non lo sai, puoi pagare il doppio.

La cosa più pericolosa? Pensare che “qualcosa di simile” vada bene. Un farmaco per il diabete non si sostituisce come un paio di scarpe. Se il tuo corpo ha reagito bene a un farmaco per 5 anni, non cambiare senza ragioni chiare.

Mano che raggiunge farmaci collegati da linee a un cuore, simbolo di alternative sicure.

Come prepararti per il futuro

Non puoi controllare la catena di approvvigionamento. Ma puoi controllare la tua reazione. Ecco cosa puoi fare ora:

  • Chiedi al tuo medico di tenere una lista di alternative per ogni farmaco che prendi. Scrivila. Tienila sul cellulare.
  • Chiedi se puoi avere una scorta di 30 giorni per farmaci cronici. Alcuni medici lo fanno, specialmente per chi ha condizioni stabili.
  • Contatta il produttore. Sì, davvero. Se il tuo farmaco è di Pfizer, Novartis o Roche, chiama il loro servizio clienti. Spesso ti dicono quando tornerà disponibile. Durante la carenza di amoxicillina, Pfizer ha comunicato tempi di ripresa precisi. Molti pazienti hanno usato quelle date per pianificare.
  • Unisciti a gruppi di supporto. Su Reddit, su Facebook, o nei gruppi locali. Altri pazienti hanno già passato questo. Hanno trovato soluzioni. Non sei solo.

La vera soluzione a lungo termine? Cambiare il sistema. Ma finché non cambia, tu devi essere il tuo alleato più forte. Conoscere le opzioni, parlare con i professionisti, non arrendersi.

Le alternative non sono una sconfitta - sono una strategia

Non c’è vergogna nell’usare un farmaco diverso. Non c’è debolezza nel chiedere aiuto. La salute non è una questione di marca. È una questione di risultati. Se un farmaco ti tiene in vita, e non c’è, allora un altro farmaco che fa lo stesso lavoro è una vittoria. Non un fallimento.

La prossima volta che senti dire “non c’è”, non fermarti. Chiedi: “E allora? Cosa possiamo fare adesso?”

Cosa faccio se il mio farmaco è in shortage e non ho un’alternativa?

Se non c’è alcuna alternativa terapeutica disponibile, contatta immediatamente il tuo medico. Non interrompere il trattamento da solo. In alcuni casi, il medico può richiedere un farmaco importato o autorizzato in altri Paesi tramite un’eccezione speciale. In Italia, il Ministero della Salute può autorizzare l’uso di farmaci non disponibili in sede per motivi di salute pubblica. Non aspettare che la situazione peggiori: agisci subito.

Posso sostituire un farmaco con un integratore o un rimedio naturale?

No. Gli integratori o i rimedi naturali non sono sostituti validi per farmaci prescritti, specialmente per condizioni gravi come diabete, ipertensione, epilessia o malattie autoimmuni. Non hanno la stessa efficacia, non sono testati per la stessa sicurezza, e non sono regolamentati come farmaci. Usarli come sostituti può essere pericoloso. Parla sempre con il tuo medico prima di cambiare qualcosa.

Perché alcuni farmaci sono più soggetti a carenze?

I farmaci più a rischio sono quelli economici, come i generici, e quelli complessi da produrre, come gli iniettabili sterili o i farmaci oncologici. Spesso sono prodotti da pochissimi stabilimenti. Se uno ha un problema di qualità o di approvvigionamento di materie prime, l’intera catena si blocca. Inoltre, i produttori non hanno incentivi a mantenere scorte elevate perché i profitti sono bassi. È un problema economico, non tecnico.

Il mio farmaco è un biosimilare: posso sostituirlo con il farmaco originale?

Sì, spesso sì. I biosimilari, come Semglee, sono progettati per essere equivalenti ai farmaci originali, come Lantus. In molti Paesi, compresa l’Italia, i farmacisti possono sostituirli senza nuova prescrizione, a meno che il medico non abbia specificato “non sostituibile”. Controlla la confezione: se c’è scritto “biosimilare”, puoi chiedere il farmaco originale se disponibile. Ma non è sempre necessario: il biosimilare funziona esattamente allo stesso modo.

Come posso sapere se un farmaco è davvero in shortage o se è solo un problema locale?

Controlla il database dell’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) o il sito del Ministero della Salute italiano. Se il farmaco è segnalato come in carenza a livello nazionale o europeo, è un problema reale. Se non è segnalato, potrebbe essere solo una carenza temporanea della tua farmacia. Chiedi a 2-3 farmacie diverse, anche online. Se nessuno lo ha, allora è probabile che sia in shortage.

Prossimi passi: cosa puoi fare oggi

Non aspettare che ti succeda. Preparati ora:

  1. Guarda la lista dei farmaci che prendi. Scrivi il nome generico e il nome commerciale.
  2. Chiedi al tuo medico: “Per ognuno di questi, c’è un’alternativa?”
  3. Chiedi al tuo farmacista: “Posso avere un elenco aggiornato delle alternative disponibili?”
  4. Salva i contatti del produttore del tuo farmaco. Cerca il numero sul sito ufficiale.
  5. Parla con altre persone che prendono lo stesso farmaco. Condividere informazioni salva vite.

La salute non è un lusso. E non è nemmeno una questione di fortuna. È una questione di conoscenza. E tu, ora, sai cosa fare.

Commenti (3)

  1. Andrea Arcangeli
    Andrea Arcangeli dicembre 6, 2025

    io ho provato a cercare l'insulina su tre farmacie e nessuna l'aveva... poi ho chiamato un amico in Slovenia e mi ha mandato due penne per 40 euro, sì, ho pagato un casino ma almeno non muoio. 🤷‍♀️

  2. Matteo Capella
    Matteo Capella dicembre 7, 2025

    non è facile, ma non è nemmeno la fine del mondo. se ti prendi un minuto per parlare col farmacista e col medico, trovi sempre una via. io ho passato 8 mesi senza amoxicillina e ho finito col prendere l'azitromicina... e funziona. non è perfetto, ma è vita. 💪

  3. Davide Quaglio Cotti
    Davide Quaglio Cotti dicembre 7, 2025

    oh mio dio... questa è la realtà che nessuno vuole vedere: un sistema che lascia morire le persone perché un farmaco generico non è abbastanza profittevole. 😔
    Io ho un parente che prende alteplase per l’embolia... e quando è finito, l’hospedale ha dovuto usare un farmaco per il cancro come alternativa. Sì, avete letto bene. Un farmaco per il cancro, usato per un infarto. E non era nemmeno ufficiale. Ma l’hanno fatto. Perché? Perché non avevano altra scelta. E non è un’eccezione. È il sistema. E noi? Siamo solo numeri in un bilancio. 🤯

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